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Su Miroku

Non curarti del parere altrui e non porti obiettivi a lungo termine, non rapportare la tua vita a quella degli altri e cerca di andare a dormire sempre allo stesso orario, goditela, hai solo questa vita.

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Swordmancy

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Swordmancy é un gioco Survivor-like in cui il giocatore controlla uno Swordmancer, guerrieri capaci di controllare armi viventi che attaccano per loro.

Sconfiggi nemici, raccogli l’esperienza e scegli uno di tre potenziamenti random quando sali di livello. Portare un potenziamento al livello 8 ti permette di evolvere l’arma una volta, ottenendo un potenziamento ancora più forte. L’obiettivo è sconfiggere il boss che arriva al minuto 20, ma si può continuare a giocare dopo averlo sconfitto.

Il gioco é in Alpha, in sviluppo ed il mio primo videogioco, quindi ogni tipo di consiglio é ben accetto (nei limiti del civile ovviamente). Con il tempo aggiungerò altri contenuti come personaggi, mappe, armi e potenziamenti sbloccabili. Attualmente il gioco é privo di suoni.

Per i comandi, muovi il personaggio con WASD e controlli l’arma con il mouse, attaccando con il tasto sinistro e facendo lock on sui nemici con il destro. Il supporto al Game Pad arriverà più avanti.

L’Attuale versione é la 0.0.1 con il seguente contenuto:

1 Personaggio
1 Arma,
1 Mappa con 5 nemici + boss
8 potenziamenti con relativa evoluzione

Attualmente il gioco é disponibile solo in Inglese, ma verrà tradotto in Italiano in seguito.

Il gioco é disponibile per il download al seguente link Itch.io:
https://kacaronte.itch.io/swordmancy

Ho anche creato un server Discord per chi é interessato:
https://discord.gg/SQh9RSdSPc
Il server é pensato per essere di base in Inglese ma é presente un canale di testo in italiano.

Grazie mille per il vostro tempo ed interesse!

Miroku

Su sto sito la gente si iscrive per i motivi sbagliati, chissà quale guru del social media managing suggerisce di cercare community dove spammare il loro inestimabile canale di streaming….che poi, puntualmente muoiono nel giro di poche settimane. I loro sogni si infrangono, come onde su uno scoglio ❤️

Miroku

ha scritto una recensione su Final Fantasy VII Rebirth

Cover Final Fantasy VII Rebirth per PC

Kurado!? Daijoubu??

Verso novembre dell’anno scorso mi ero prefissato che il mio 2025 videoludico sarebbe iniziato con Final Fantasy VII Rebirth. Dopo una bella run di ripasso su Remake, ho cominciato a febbraio questo secondo capitolo, che ho concluso solo adesso. Ed è stata una gran cavalcata.

Un mondo più ampio… forse troppo?

Il primo impatto con Rebirth è stato straniante. Abituato alle aree ristrette e alla Midgar dettagliatissima di Remake, le macro aree di questo secondo capitolo mi hanno inizialmente fatto sentire smarrito, quasi estraneo.
Perché sì, parliamo di macro aree e non di un open world vero e proprio.
Una volta superato lo shock iniziale, però, ci si muove bene. Peccato solo che le attività in queste zone siano il solito “compitino” già visto mille volte: torri, animali da seguire, nemici da cacciare, eccetera.
Già alla terza area comincia a pesare, diventando un ostacolo da superare per godersi quello che, per il resto, è un gioco di altissima qualità.

Sistema di combattimento: evoluzione perfetta

Qui Rebirth brilla davvero. Il sistema di combattimento è stato ampiamente migliorato. Non che quello di Remake fosse brutto, anzi, ma qui si raggiunge un equilibrio perfetto tra action e strategia.
L’aggiunta delle azioni sinergiche tra i membri del party arricchisce tantissimo le battaglie e apre a una varietà di approcci davvero soddisfacente. Ogni scontro può diventare una piccola danza, e raramente mi sono annoiato.

Potenziamenti ridimensionati, minigiochi esplosi

Il sistema di potenziamento delle armi, inspiegabilmente, è stato semplificato rispetto a Remake. Una scelta che non ho capito, considerando che il precedente era già perfetto così com’era.

In compenso, i minigiochi sono diventati uno dei pilastri di questo secondo capitolo: ce ne sono a bizzeffe. Tra sfide, missioni secondarie e livelli di difficoltà crescente, ci si può perdere dentro per ore e ore.
Sono tanti, diversi e spesso ben riusciti. Se vi piacciono, qui trovate pane per i vostri denti.

La trama: un’opera dentro l’opera

E qui arriviamo al cuore di tutto. La trama di Rebirth, e probabilmente dell’intero progetto, è qualcosa di monumentale.
Chi ha amato l’originale del ’97, chi ha giocato gli spin-off, chi ha visto Advent Children, troverà qui un’esperienza che non è un semplice remake: è un sequel, una reinterpretazione, una riflessione su cosa voglia dire riscrivere la memoria di un’opera.

Chi ha scritto tutto questo è, a mio avviso, un cazzo di genio.
Una scelta che richiede coraggio e rispetto verso i fan, perché non ti dà solo quello che già conoscevi: ti sfida a rimetterlo in discussione.

In conclusione

Final Fantasy VII Rebirth, e molto probabilmente l’intero progetto remake, entra di diritto tra i miei videogiochi preferiti di sempre.
Chi dice che la trama fa schifo, o che un capitolo “sputtana tutto”, dovrebbe servire da campanello d’allarme: quella persona non ha capito un cazzo né di videogiochi, né di come si costruisce una narrazione.

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