Mr. Rokobot

Il successore spirituale di Chase H.Q.

TAITO negli anni '90 ha sempre soddisfatto la voglia Arcade di noi giocatori.
Tuttavia, i due sono simili nello spirito, mentre RT prende in prestito una parte considerevole della sua struttura da Ridge Racer.
Il gioco si rivela accattivante per la sua mancanza di astuzia ma questo non significa che non ci sia alcun tipo di difficoltà, anzi, a volte i Boss risultano ostici. Soprattutto ad inizio partita.
La manovrabilità non risulta perfetta ma con il tempo ci si abitua e, se giocato con un volante, si arriva a dei livelli di goduria assurdi.

La modalità Chase costituisce il fulcro principale del gioco, dividendosi tra gare a punti di controllo e l'abbattimento di altri veicoli sulla strada per accumulare punti. Avremo il compito di farsi strada attraverso livelli pieni di pericoli, con i veicoli più abili che si aggrappano alla maggior quantità possibile di nitro. Arrivati al culmine di uno stage, con una mossa molto simile a quella della serie di sparatutto Darius di Taito, un grande messaggio di avvertimento appare sullo schermo, indicando l'imminente contatto con un gigantesco nemico meccanico. Carri armati, elicotteri e veicoli corazzati sono all'ordine del giorno. Conoscete la procedura: colpiteli, esaurite la loro barra di energia prima dello scadere del tempo e passate alla fase successiva. Nonostante le apparenze contrastanti, un boss è molto simile all'altro e, dato che l'unico modo per infliggere danni è speronarli.

Ray Tracers può sembrare un gioco arcade, ma in realtà il suo DNA è quello di una creazione specifica per console, il che gli conferisce alcuni vantaggi inaspettati in termini di longevità. La modalità Time Attack offre una serie di percorsi che non sono disponibili nella storia. Oltre a offrire un'azione più convenzionale contro il tempo, l'attrattiva principale è la possibilità di sfidare il velocissimo Tsumujikaze. A tutti gli effetti, si tratta di una spudorata scopiazzatura della sfida con la Devil car di Ridge Racer, ma almeno dimostra che Taito ha prestato attenzione! Sconfiggilo in una gara di tre giri e avrai un'altra auto con cui gareggiare, oltre a un altro finale da scoprire nella modalità Chase, Inseguimento.

La OST da film d'animazione anni Novanta è un ottimo tema per la schermata di selezione, ma per il resto la musica è un po' sottotono. I brani scorrono in modo decisamente poco ispirato. Tuttavia, è per il gameplay che ci si è rivolti e, anche se Ray Tracers non può pretendere di essere il migliore della categoria, è un viaggio divertente e coinvolgente con tutte le giuste stranezze made in Taito.

Un ricordo Giapponese

In cima alla collina di un paese risiede una casa stregata dove chiunque vi si rechi al suo interno viene trasformato in un gatto antropomorfo da una strega di nome Witchina, la proprietaria della residenza. L'intero edificio è infestato da un esercito di fantasmi e mostri al suo servizio, che si occupano di difendere la magione da eventuali ospiti indesiderati.

Due bambini di nome Kevin e Lisa con l'intento di salvare gli abitanti del paese dai malefici di Witchina, vengono trasformati a loro volta in gatti e decidono di trovare e sconfiggere la malvagia strega per far tornare tutti alle loro sembianze umane. (Fonte Wikipedia)

Giocai alla versione arcade di questo titolo direttamente in Giappone e poi la versione PS1.
Tutti quei colori furono una sorpresa e per un gioco così semplice mai mi sarei aspettato tutto ciò.

Un Rail Shooter in puro stile NAMCO, maestra di fine anni '90.

Comprato ai tempi per Xbox 360 in Balls of Steel Edition, regalatomi per PC una decina di anni fa ed ora, dopo praticamente 10 anni, riacquistato con la Duke Nukem Forever Collection.
Perché?
Perché, secondo me, questo capitolo merita davvero tanto.
Le recensioni lo targhettavano come "gioco dalle meccaniche troppo old school e graficamente vecchio".
Ok.
A me invece piacque un botto e forse lo ritengo il migliore dell' intera saga.
Rigiocandolo poi proprio in questi giorni, mi rendo sempre più conto che The Doctor Who Cloned Me, è una vera chicca.
Un DLC ma che io chiamerò Espansione facendo il boomerone che mi ha impressionato davvero in positivo.
Ma ritorniamo al gioco base...
Da dove arriva la delusione dei giocatori per questo titolo?
La risposta è semplice: il tempo di sviluppo.
È stato davvero un travaglio lo sviluppo di questo titolo, talmente tanto che ora mai anche gli affezionati non ci contavano più, rimanendo sempre più delusi ed incazzati.
Vero, il gioco era graficamente inferiore rispetto ad altri giochi dell' epoca ma...
Ma sti gran cazzi?!
Io mi sono divertito, scompisciato dalle risate e credo che sia proprio questo quello che il Duca debba regalare, no?
Purtroppo no.
Un pubblico che attende un gioco per così tanto tempo non vuole divertirsi, vuole la perfezione.
E posso anche capirlo, eh?
Per quel che ne so, io continuo a divertirmi anche dopo 10 anni e vado fiero di sfoggiare il busto del Duca proprio sotto il mio monitor.
Hail to the King!

Un prodotto raro ma dal gameplay praticamente inutile

Cosa dire di questo gioco?
Riconosciuto come uno tra i giochi piu' brutti della storia videoludica.
Già dalla copertina si intuisce l' atrocità dei volti.
Biancaneve canta in discoteca con dei bambini/ragazzini (?), c'è una black face nascosta (non scherzo) ed è bionda.
Basta?