nuggets619

Vabbè, visto che sono già partiti gli auguri mi unisco:
-Buona vigilia
-Buon caro farenz ti scrivo
-Buon Una poltrona per due
-Buon Natale

E allora eccola qua, annata strepitosa, ho giocato meno titoli dell’anno scorso (22 vs 26) ma la qualità media è più alta, va benissimo così. Prima dei commenti, due righe sugli esclusi:

Flop 3, droppati tutti: Ghost of Tsushima, The Outer Worlds 2, Suikoden

Restano fuori dalla top 15 perchè gli altri mi hanno colpito di più: Spiderman Miles Morales, Astro’s Playroom, Avowed, Hitman Blood Money

E ora sotto a chi tocca:
15. Hades
Bello, ma non quanto avrei pensato vedendo i 90 e oltre su metacritic. La cosa migliore credo sia la scrittura di dialoghi e storia (tranne il finale che mi ha fatto cacare), e come quest’ultima sia incorporata nelle dinamiche roguelike. Gameplay molto divertente, ma poca varietà di mappe, e sinceramente trascinarsi fino alla decima run per vedere la storia completata mi sembra un po’ troppo, perché alla fine fai sempre la stessa cosa e gli stessi boss. Con qualche variante, sì, ma non sono bastate a non farmi sentire il peso della cosa.

14. Devil May Cry
È un gioco che ha grande considerazione dell’aspetto rigiocabilità, quando io invece ne ho quasi zero. Detto questo, avendolo quindi approfondito poco, mi ha colpito per la varietà del combat system (lo credo bene che fosse avanti all’epoca) e per struttura ed ambientazione. Sicuramente andrò avanti con la saga, saltando il 2.

13. Mario Kart World
Devo ammettere che mi aspettavo un pochino di più, lo vedevo come il Mario Kart definitivo ma è incespicato in un paio di ostacoli, come il bilanciamento dei 24 giocatori e il mix delle sezioni delle piste, che hanno portato troppi rettilinei e meno tecnicismo nell’imparare i percorsi. Però era giusto fare cose nuove, e io apprezzo la scelta. Trovato anche molto rilassante l’open world, ci ho passato qualche ora con piacere, anche quello però avrebbe alcuni margini di miglioramento.

12. Mullet Madjack
Già la copertina del libro mi chiamava a gran voce, tutto quello stile cyberpunk grafico e sonoro è un’esca perfetta per me. Non lo sono invece le meccaniche roguelike, ci vado sempre coi piedi di piombo su questi giochi, temo sempre di giocare qualcosa che non ha inventiva. Ed in effetti non è che ne abbia nel gameplay e nel level design, ma quelle poche idee che ha le mette in pratica alla grande. Ed in più tira fuori una storia con un sarcasmo e una critica in sottotesto che ho apprezzato tantissimo.

11. Death Stranding 2
Non ha esattamente soddisfatto le mie aspettative, ma è stata comunque una gran bella esperienza. Ciò che mi ha colpito di più del primo capitolo era il fascino del setting e della storia, cose che in questo secondo capitolo hanno perso quota. Però a controbilanciare c’è un miglioramento netto lato gameplay. Come ho scritto nella recensione, è diventato più gioco, e meno esperienza. Preferivo la seconda, ma va bene così.

10. Atomfall
Ecco perché Avowed è rimasto completamente fuori, perché è così che trovo vada fatto un gioco su più mappe. Ognuna di dimensioni controllate, ma interconnesse dalla storia che c’è sotto, non che ne giochi una, la butti nel cestino, e ricominci daccapo. Se no mi sembra come quando a scuola ti mettevano a fare i lavori in gruppo. Ogni gruppo si fa il suo e poi lo presenta, finita lì. Atomfall invece è un gioco coeso, e tutto libero fin dall’inizio. Grandissima sorpresa, anche poi per come è distribuita la storia e per come si possano ridurre all’osso gli aiuti.

9. Okami
Potrebbe tranquillamente essere più in alto, ma quanto cazzo parlavano, certe volte mi veniva sonno dalla quantità strabordante, inutile, di dialoghi. Per il resto, a parte la gestione della telecamera ed un inizio lento nel mandare a regime il combat system, è stato splendido. Già come lo guardi ti brillano gli occhi, stile pazzesco, colonna sonora pure, gameplay unico. Un gran bel gioco incatenato da qualche cagata evitabilissima.

8. Silent Hill 2 Remake
Gran ficata. Mai giocato l’originale, posso solo immaginare l’impatto che ha avuto una storia del genere all’epoca della sua uscita. Vista oggi mi dà la sensazione che fosse una di quelle storie avanti rispetto ai tempi, quindi capisco benissimo tutta l’aura che gli ho sempre visto intorno. Anche perché poi alla trama si aggiungono atmosfera, gameplay, level design di primo livello.

7. Indiana Jones and the Great Circle
È stato come essere dentro un film della saga, splendido. Mi sono sentito Indy quando ne ho preso il controllo, e ho sentito di essere davanti al vecchio Indy quando giravano le cut scenes. Interpretazioni ottime di Troy Baker, della Mastronardi e anche del cattivo che al momento non ricordo. Il gameplay ha qualche lacuna, IA in particolare, ma l’esplorazione delle meravigliose location che hanno ricreato è stata a dir poco gratificante.

6. Alan Wake 2
Remedy una garanzia. Al di là del gameplay, che comunque andava migliorato dal primo capitolo ma ero sicurissimo che avrebbero centrato l’obiettivo senza problemi, le aspettative più grosse le avevo sulla trama e sui collegamenti con Control. Ne sono rimasto pienamente soddisfatto, non vedo l’ora di saperne di più e per Control Resonant sarò pronto al day one.

5. The Legend of Zelda: The Wind Waker
È stato un piacere ritornare un po’ alla vecchia formula dopo BOTW e TOTK, e nonostante il ritorno al passato mi sono trovato un open world gestito meglio di tanti dei giochi recenti. E come è stato con Metroid Prime Remastered, è bello tornare ai tempi in cui non ti prendevano per mano. Poi graficamente è splendido, lo stile migliore della serie a mani basse, e personalmente vale la stessa cosa anche per la colonna sonora, almeno in attesa di recuperare Majora’s Mask e Twilight Princess.

4. Clair Obscur: Expedition 33
Niente premi qua, neanche il podio, però gioco clamoroso. La cosa che secondo me è da sottolineare è che siamo di fronte ad un nuovo universo narrativo che può dire ancora tanto, sono mondi che nascono con 3-4 giochi a generazione, se va bene. Questo è il pregio più grande del lavoro di Sandfall, poi c’è tutto il resto: storia, colonna sonora, gameplay. Tanta roba.

3. Blue Prince
Che cazzo di bomba, che scoperta. Senza il gamepass chissà quanto avrei aspettato. Un capolavoro (e non la uso spesso questa parola) del genere, che riesce a mischiare i puzzle game 3D con meccaniche roguelike in un qualcosa di mai visto prima. E come ho detto per Mullet Madjack, io sono spesso anti-roguelike. Mi sono ritrovato la galleria del telefono piena, pagine e pagine di appunti con carta e penna, un’esperienza favolosa. Intelligente, innovativo, coinvolgente. E la storia è pure interessante.

2. Hollow Knight Silksong
Sette anni di attesa cristiddio, finalmente ce l’abbiamo fatta, ed è stato bellissimo. La cosa migliore che hanno fatto è stato staccarsi il più possibile da Hollow Knight, offrire qualcosa di diverso dove potevano. Personaggio, storia, moveset, difficoltà, equipaggiamenti, skill. Bravi quelli di Team Cherry perché ho avuto proprio l’idea di giocare un sequel e non un semplice more of the same.

1. Donkey Kong Bananza
Se per Silksong ho aspettato 7 anni, figuriamoci per un nuovo Donkey Kong in 3D, 20 probabilmente. E al cuor non si comanda, si becca la prima posizione sia perché è veramente un platform con dinamiche uniche, sia perché è la realizzazione di un mio sogno. Un sogno di quelli di cui vedi i contorni, non sai neanche cosa vuoi realmente, nel dettaglio. Io so solo che volevo sentire tutta la potenza di Donkey Kong, unita alla classica magia nintendosa. E Bananza mi ha dato tutto.

Quanto mi da fastidio il costo dei videogiochi rapportato con gli USA... Cioè qua cyberpunk in sconto a 40, la a 18 dollari. Diciotto, praticamente ormai sarà equivalente ad un panino più bibita. Io boh

Cyberpunk 2077: Ultimate Edition
Sviluppato da CD Projekt Red Studio, Cyberpunk 2077: Ultimate Edition è un gioco di ruolo uscito il 5 giugno 2025 per Nintendo Switch 2.