Arriva al senato la legge ammazza iPhone
Si tratta di un DDL di Quintarelli che si oppone ai sistemi chiusi. Apple è decisamente preoccupata di una legge che sta per essere calendarizzata al senato italiano e che le renderebbe impossibile vendere i suoi apparecchi di punta, iPhone e iPad, sul nostro mercato. Stiamo parlando del disegno di legge 2484, conosciuto come anti-Apple, che vede come primo firmatario Stefano Quintarelli del gruppo di maggioranza Civici e Innovatori (ex-Scelta Civica). A preoccupare è particolare l'articolo quattro, che dice (per il disegno di legge completo, cliccate qui): Art. 4. (Libero accesso a software, contenuti e servizi) 1. Gli utenti hanno ...

UncleSam
Ma magari oh, speriamo passi e venga approvata
djalx
Non cambierà nulla. Per me è inutile anche provare a discutere con chi da certe risposte @ManuBlackPanther
djalx
Per questo trovo difficile anche solo provare a discutere.
Io ho iniziato ad usare iOS ai tempi del primo iPod Touch (e dell'iPhone EDGE). Mi sono sempre trovato bene e non ho mai avuto motivo per cambiare. Il sistema chiuso Apple non ha rappresentato un limite per l'utilizzo che "io" faccio dello smartphone.
Ma capisco che per altri (con esisgenze diverse) possa esserlo, e capisco anche chi non è disposto a spendere tanti soldi per uno smartphone.
Il problema si pone quando qualcuno mette in discussione la mia libera scelta di usare iOS @ManuBlackPanther
djalx
Il tuo ragionamento è giusto. Nel tuo caso, visto che sei insoddisfatto per le recenti politiche Apple, fai bene a scegliere Android.
Nemmeno io ho apprezzato la scelta di rimuovere il jack delle cuffie sugli iPhone 7... ma ho ancora un iPhone 6 Plus (con il jack) e continuo a preferire iOS.
@ManuBlackPanther
ReDoctor33
A parte che é assurdo che a qualcuno fotta qualcosa di questa vicenda, a parte che in un mercato così ampio se uno non ama la Apple ha una marea di alternative, a parte che questa mossa potrebbe essere poco furba dal punto di vista economico.. Ora non vorrei fare il populista del cazzo, ma davvero con tutti i problemi di questo paese la preoccupazione è gli sforzi di chi ci rappresenta (?) si incentrano sul sistema chiuso di Apple?
Wan
Giusto per chiarire che m.it fa il copia e incolla di una notizia senza verificare se è esattamente così.
Questo è quello che fa la legge (commento trovato sullo stesso m.it, e che mi ha fatto risparmiare tempo):
Fortunatamente, la situazione non è quella dipinta dal Corriere. Come spiegato da Quintarelli, l’unica differenza rispetto all’attuale situazione si verifica soltanto in un caso: se un software lecito che potrebbe essere installato su un dispositivo (in base al suo sistema operativo) fosse escluso in modo discriminatorio, tanto da danneggiare i consumatori. In questo caso, un cittadino italiano potrebbe rivolgersi all’AGCM per far presente la cosa e la sua denuncia seguirebbe le regole sulla tutela del consumatore, che sono più veloci ed economiche. “In pratica” ci dice Quintarelli, “questo ddl porta ad uno snellimento delle procedure rispetto a leggi che non sono state pensate per la velocità del mondo digitale. Da qui a parlare di blocco delle vendite in Italia ce ne passa…”.
Insomma, non c’è alcun rischio per Apple e per le altre aziende che vendono smartphone o altri dispositivi in Italia. L’articolo 4, infatti, dichiara che gli utenti “hanno il diritto di reperire in linea, in formato idoneo alla piattaforma tecnologica desiderata, e di utilizzare a condizioni eque e non discriminatorie software, proprietario o a sorgente aperta, contenuti e servizi leciti di loro scelta. Gli utenti hanno il diritto di disinstallare software e di rimuovere contenuti che non siano di loro interesse dai propri dispositivi, salvo che tali software siano previsti come obbligatori da norme imperative o siano essenziali per l’operatività o per la sicurezza del dispositivo, delle reti pubbliche di comunicazioni alle quali si connette o dei dati gestiti dal dispositivo. È comunque vietata ogni disinstallazione effettuata al solo fine di consentire al dispositivo di funzionare in violazione di norme imperative.”
Questo significa che iOS non è “vietato”, visto che iPhone e iPad necessitano ad esempio di un app “non disisntallabile” come App Store per funzionare al meglio, e viceversa. Inoltre, nel comma 2 dell’art. 4 si legge che “I diritti di cui al comma 1 non possono essere in alcun modo limitati o vincolati all’acquisto o all’utilizzo di alcuni software, contenuti o servizi, salvo che gli stessi non rientrino nei casi previsti dal medesimo comma 1, da parte dei gestori delle piattaforme mediante strumenti contrattuali, tecnologici, economici o di esperienza utente. E l’App Store rientra negli strumenti “di esperienza utente”.
Laddove la legge può intervenire è nel marketing. Ad esempio, se si riesce a dimostrare che un pezzo di software può funzionare correttamente sia su un iPad che su un iPad Pro, ma Apple decide artificialmente di limitarlo al solo iPad Pro per motivi di marketing e non tecnici, allora il cittadino potrebbe fare denuncia all’AGCM. Stessa cosa può dirsi se Apple vietasse di installare Google Maps su iOS, al solo scopo di promuovere la sua applicazione Mappe (lo stesso vale anche per Google e per le altre aziende che producono sistemi operativi e non solo).
Tradotto: l’unico caso in cui si può sanzionare un’azienda è quando viene comprovata l’impossibilità di installare o disinstallare software (in questo secondo caso, solo se il software non è considerato indispensabile per il funzionamento del sistema operativo), e se questo causa un danno all’utente, secondo le norme previste dal Codice del Consumo. Apple, quindi, potrebbe essere sanzionata solo se viola l’articolo 4 del ddl e solo se attua un comportamento che viola anche il Codice del Consimo La valutazione del caso è affidata all’Autorità garante della concorrenza e del mercato.
Anche un portavoce Apple contattato da AppleInsider ha smentito ogni rischio, dicendo che il pezzo originale pubblicato dalla stampa italiana “ha interpretato in modo ridicolo la norma“.
ReDoctor33
Ora ha tutt'altro senso
ILPUMAGUERRIERO
Clickbait? In Italia? Strano, non succede mai
Focus
Ci sono opinioni e gusti personali, e quelli vanno rispettati, ma preferire un iphone a un android non è nessuna delle due, è solo idiozia. Se lo si paga al prezzo che vale l'hardware e il software che possiede allora ok, altrimenti si è solo pirla
Fiveomega
Ma ammazza cosa?
Basta leggere un attimo il primo comma per capire che si parla principalmente di software terzi. Serve a garantire l'accessibilità, ad ogni piattaforma, di software anche gratuito e liberamente installabile/disinstallabile. Le app, o parte di software in genere, che servono al funzionamento del sistema ne sono esclusi per ovvi motivi. Al massimo può evitare che apple, come qualsiasi altra azienda, precludano ai propri utenti l'installazione di software terzi. Ma se apple, o chiunque altro, volesse bloccare tale possibilità si darebbe la zappa sui piedi, e nessuna azienda sana di mente lo farebbe a prescindere.
Gian2408
Ho i miei dubbi che una legge del genere possa passare.
mortecerta
mah!! che cagata
Gardol
Speriamo di no.
NeonMgn
Davvero? A questo si dedicano? Un’altra prova del perché l’Italia va in malora... Dovrebbero pensare a cose davvero utili no a ste cazzate