Xbox: “Il Game Pass non aiuta le vendite”
Come riportato da GI.biz, arriva a quanto pare la conferma da parte di Microsoft stessa che i titoli presenti sul suo Xbox Game Pass non sono minimamente aiutati nelle vendite dalla loro presenza nel catalogo, anzi vedendole diminuire proprio nell'arco dell'anno successivo all'arrivo a catalogo.

Il report proviene da un breve estratto di un documento di 277 pagine, ossia il famoso report provvisorio del CMA britannico sull'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft. Questa ha sottoposto al CMA un'analisi interna che mostra, testualmente:
un calo del % nelle vendite dei giochi per dodici mesi dopo la loro aggiunta su Game Pass.
L'ammissione è in forte contrasto con le osservazioni fatte da Phil Spencer nel 2018, quando affermò esplicitamente che l'aggiunta di titoli al servizio ha effettivamente incrementato le vendite.
La mossa di Microsoft di acquisire Activision Blizzard ha attirato un intenso scrutinio da parte delle autorità di regolamentazione antitrust di tutto il mondo e dal suo principale concorrente Sony PlayStation. Molte delle obiezioni che circondano la fusione derivano dal timore che essa dia a Microsoft il potere di rendere esclusivi per le console Xbox i franchise più popolari, come Call of Duty.
Sony aveva già espresso le proprie preoccupazioni in merito all'accordo in una dichiarazione del 2022, in cui sottolineava che la fusione avrebbe potuto "ridurre la concorrenza attuale e futura nei servizi di abbonamento multigioco", come la propria offerta PlayStation Plus. Nella stessa dichiarazione, il gigante dell'intrattenimento ha affermato che Xbox Game Pass conta attualmente oltre 29 milioni di abbonati.

All'inizio di questo mese l'Unione Europea avrebbe presentato a Microsoft un avvertimento formale dell'antitrust in merito all'accordo, mentre dall'altra parte dell'oceano la Federal Trade Commission statunitense sta cercando di bloccare la fusione con una propria azione legale.
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SpiderNevio82
Sicuramente tanta roba per noi videogiovatori ma non il massimo dal punto di vista del mercato delle vendite.
Vash
Sarebbe strano il contrario, allo stesso tempo però credo che per gli studi avere le “spalle coperte” sia una tranquillità non da poco, titoli come scorn credo non avrebbero ripagato sufficientemente l’investimento, o titoli coraggiosi come pentiment, difficilmente avrebbero visto la luce.
Tiziopennello
Non capisco questo ragionamento, sembra che di titoli “coraggiosi” non ce ne siano mai stati prima dei servizi in abbonamento. Annapurna è un distributore solo di titoli “d’autore”, per esempio, che vendono il giusto e a volte fanno pure il botto (stray), un po’ come succede per il cinema indipendente. Perché tutto questo affannarsi per dimostrare una qualche sostenibilità sociale degli abbonamenti? Perché non si riesce ad ammettere che sono servizi monopolistici che fanno comodo soprattutto alle grandi aziende che si possono permettere enormi investimenti, il cui fine ultimo è concentrare ricchezza e consumatori?
luigichievo
un aiuto
Miroku
Pistoni
Luca Strife
Valvole
Miroku
Sto pass per come la vedo io sta annientando il mercato e sta saturando l utenza.. ai giorni nostri la gente ormai i videogiochi li vede giocare ad altri su twitch! 🤡
Garth Brown
Cough cough il Game Pass è il futuro!!!!! cough cough
come no.