Una nuova famiglia da proteggere
Allora, dato che un po' mi preme, inizio subito con l’aprire e chiudere velocemente una parentesi che riguardano i primissimi eventi di Yakuza 3. La scena iniziale si apre con un flashforward salvo poi riprendere da lì a poco la sequenza finale post credit di Yakuza 2, ecco, partiamo da qui, da dove ci eravamo lasciati.
Dopo quanto visto dal suo predecessore, senza soffermarmi sulla magnifica scrittura dei personaggi, quanto più invece sull’importanza che hanno assunto nella sfera intima e personale di Kiryu, vedere liquidato così un personaggio chiave del 2 mi ha fatto un certo effetto, personaggio che a quanto pare non aveva ragione di esistere nella storia del terzo capitolo principale. L’ho trovata una scelta che poteva essere gestita in modo diverso, più plausibile…
Sarà un “ arrivederci “ certo, ognuno deve continuare con la propria vita e sono d’accordo, eppure, con tutta la comprensione e la stima che ho oramai acquisito per il Ryu Gotoku Studio, la costruzione della scena in sè l’ho trovata decisamente fuori luogo!
Forse nel 2 hanno spinto un po’ troppo in tal senso, difatti mi era sembrato un tantino eccessiva la svolta, quest'ultima va un po' in contrapposizione con l’inizio di Yakuza 3, è stato tipo come salutare un amico qualunque che sai di rivedere il giorno dopo, e non è così, in tutto questo con una strana naturalezza e una regia non pervenuta, come se improvvisamente tutto il precedente che hai spinto e caricato all’inverosimile, di botto, contasse poco o nulla!
Ma la scelta ha un perché, stavano preparando le basi per la nuova vita del nostro protagonista.
Kazuma Kiryu, lasciandosi Kamurocho e la Yakuza alle spalle, (non prima di affidare al carismatico Goro Majima la protezione del sesto Chairman del Tojo Clan) insieme ad Haruka Sawamura, apporterà una svolta non indifferente alla propria vita. Il nostro ex Dragone di Dojima si ritroverà a gestire il Morninglory, un orfanotrofio con diversi bambini rimasti orfani nei pressi delle paradisiache isole Ryukyu, il quartiere turistico di Naha, capoluogo della prefettura dell'isola di Okinawa. Il paesaggio costiero è come deve essere, suggestivo e di una bellezza inaudita. Questa inedita e piccola mappa del terzo capitolo non tarderà a brillare di luce propria con la sua atmosfera tipicamente tropicale, supportata da una direzione artistica molto ispirata da rendere il tutto ancor più intenso e affascinante.
Kiryu darà a questi bambini tutto il proprio sostegno facendoli sentire e sentendosi a sua volta parte di una unica grande famiglia, non mancheranno i suoi insegnamenti, la propria morale e la propria filosofia. La storia di Yakuza 3 si pone come primo obiettivo di inquadrare sulla scena le nuove responsabilità di Kiryu, in una situazione ben più marcata rispetto la sola protezione di Haruka.
Certo, i giocatori pad alla mano potrebbero trovare il tutto troppo tedioso e poco interessante, non li biasimo, trovarsi a fare “da babysitter” a questi piccoli bricconcelli alla lunga potrebbe portare a chiedersi “quando ingrana la storia di Yakuza 3? “
I giocatori, fidelizzati o meno, dovranno per forza di cose scendere a diversi compromessi, a partire dal ritmo narrativo, contestualizzato si, ma decisamente più lento e sostenuto, “ più tranquillo “, per dare ampiamente spazio alla sufficiente costruzione delle singole sottotrame legate a ciascun bambino, non tutte così esaltanti devo dire, ed è proprio in questo preciso contesto che entrano in gioco le capacità di problem solving di Kiryu.
Eppure sapete, nonostante le premesse che dir si voglia appaiono soporifere, sarà invece la brezza dell’oceano, l’inedito luogo, la nuova vita di Kiryu, sarà il suo senso che trova compimento nel finale, si insomma tutto questo non mi ha comunque permesso di sottovalutare la realizzazione di questa scelta, proprio perchè nel bene e nel male ha contribuito a rendere Yakuza 3 un titolo ricco di personalità!
Chi darà un “po’ di brio” in questa prima parte del gioco sarà la conoscenza della Ryudo Family i cui membri non tarderanno a stringere un forte legame di simpatia col giocatore e di fratellanza nei confronti di Kiryu…anzi saranno proprio le informazioni in possesso del trio che inizierà a creare scompiglio nella nuova vita del protagonista. A partire da dispute politiche sul terreno proprio dove è situato l’orfanotrofio, a seguire una misteriosa sparatoria avvenuta al QG del Tojo Clan che vede coinvolti personaggi a noi ben noti. Il mistero e gli intrighi si infittiscono, portando alla luce uno dei personaggi più interessanti della saga, un villain per la precisione, riuscitissimo, ma che col suo background poteva puntare ancora più in alto, per quanto fossero ormai prevenute le sue azioni capitoli prima. (basta anche una rapida occhiata al menù e alle informazioni presenti nei vari profili dei personaggi )
Detto questo la storia di Yakuza 3, nonostante alcune sbavature, comincia a carburare poco per volta e abbastanza bene, a Tokyo, nei distretti e nelle vie dell’immancabile, vivacissima e familiare Kamurocho. ( E quando mai ) E proprio quando sembra che la storia stia entrando nel vivissimo facendosi sempre più interessante, si ritorna ad Okinawa dove l’attenzione viene ancora una volta riposta in un Kiryu "padre"… su altri singoli bambini che mancavano all’appello, beh, non dico che ha distrutto il ritmo di ciò che si stava costruendo, ma quasi. Probabilmente per non condensare tutto nella parte iniziale altrimenti il giocatore rischiava di andare in letargo o semplicemente per continuare sempre a offrire quello scorcio di vita, di quanto Kiryu ci tenesse così tanto alla sua nuova famiglia, d’altronde è ad Okinawa adesso il cuore pulsante della sua nuova esistenza.
In termini di gameplay e combat system non avendo avuto modo di giocare Yakuza e Yakuza 2 per ps2, ( sono partito dallo zero e i successivi Kiwami ) mi è difficile fare un confronto preciso col 3, di certo l’impatto iniziale non è stato così meraviglioso. Quello che si percepisce è che Yakuza 3 tecnicamente risulta un gioco un tantinello grezzo, così datato che probabilmente anche al lancio non era tutta sta cima, ma su un paio di cose sono consapevole. Primo, per la prima volta vi sono sessioni incentrate su fughe e inseguimenti, ( le stesse che ho visto in Judgment) inoltre sarà possibile impostare la visuale in prima persona e ciò servirà principalmente nel raccogliere chiavi posizionate in punti elevati della mappa, oppure ciò sarà molto utile nelle "Revelation", in base alle indicazioni di un blogger turista statunitense con la prima persona sarà possibile scattare delle istantanee riprendendo eventi esilaranti, centrando la didascalia si avrà modo di sbloccare nuove tecniche e potenziamenti per Kiryu, tale contenuto vuole solo incentivare a variare un po’ di più il gameplay.
Secondo, che questa remastered contiene tutti i contenuti rimossi dalla versione ps3 occidentale. ( Europa e Nord America) Chris Muccio me ne ha fatto menzione più volte, la remastered non omette alcun contenuto del gioco originale nella terra del Sol levante, dimostrandosi contenutisticamente parlando un gioco straricco di robe opzionali, spaziando tra i primissimi prototipi di hostclub con tanto di personalizzazione alle hostess, le sale da gioco come lo Shogi e il majhong, lo strip club del quartiere Pink Street a Kamurocho, ed un minigioco su domande di cultura e storia giapponese. Insomma al livello di contenuti Yakuza 3 è tantissima roba, non sfigura affatto davanti ai Kiwami. ( cosa che speravo facesse in realtà) Siamo in presenza di oltre una ottantina di substory, quelle più importanti doppiate! ( Date, Rikiya, e quella inutilissima e ridicola coppia che verrà ripresa nei Kiwami ) Per non parlare delle missioni legate nello sconfiggere Hitman, si tratta di autentiche boss fight opzionali da cui si potrà trarre una cospicua ricompensa in denaro! Ovviamente la qualità generale non è quella dei Kiwami, non c’è stata proprio una missione o un minigames che mi abbia incollato con particolare entusiasmo, ( la pesca mi ha tenuto ben distante invece) ma in ogni caso qualcosa di interessante c’è, ad esempio molto bella la sidequest del giornalista che chiede supporto a Kiryu per trovare prove e dimostrare l’innocenza di un presunto assassino.
Yakuza 3 è esattamente questo, uscì per la prima volta in Giappone nel 2009, 13 anni fa ad oggi, va ovviamente contestualizzato. Fa molto piacere di questa remastered, ci mostra tutto di Yakuza 3 senza portare i tagli della versione occidentale, è innegabile che non siamo di fronte al capitolo migliore della saga, ma sicuramente ciò che ha raccontato non è passato inosservato. Nonostante un ritmo volutamente altalenante e meno incisivo, dei colpi di scena più telefonati, un lato tecnico datato, una IA basilare, e un Kazuma Kiryu un po’ “ pappamolle “ da non accorgersi minimamente del pericolo, (Tamashiro/Hamazaki coff coff) io mi ricorderò con piacere di questo spaccato di vita del nostro personaggio, della Ryudo Family, dell’orfanotrofio, dei bambini, della suggestiva veduta sul mare, e cosa che è assolutamente certa, non si potrà MAI DIMENTICARE la bellezza di questa ost…
https://www.youtube.com/watch?v=zMCAM8y- …
Alla prossima Kiryu!
CGcarmineCG
Per quello che ho letto, se hai in programma di giocarci, il seguito ti piacerà tantissimo, oltre al fatto che graficamente é incredibilmente molto meglio.
Johnlocke07
@Luca Strife a caso.