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Una nuova tassa sui giochi violenti: l'idea di un politico americano dopo la sparatoria di Parkland

Se in passato si è guardato spesso alla musica metal (l'associazione tra la musica di Marilyn Manson e la tragedia di Columbine è molto celebre) di questi tempi sono più i film e i videogiochi a destare le preoccupazioni dei politici americani dopo la sparatoria di Parkland, Florida.



Dopo le dichiarazioni di Trump torniamo a parlare di giochi ritenuti troppo violenti e di possibili iniziative dei politici americani. In questo caso il protagonista è il politico del Rhode Island, Robert Nardolillo. Come riportato da Gamepur, Nardolillo ha proposto una nuova tassa da applicare almeno per il momento solo nello stato di Rhode Island. La tassa sui giochi considerati violenti permetterebbe un +10% sui prezzi (attualmente è presente un +7%). Se un gioco costa $60 attualmente ne costa $64,20 nel Rhode Island e con la nuova tassa potrebbe costarne $70,20.



Nardolillo spiega questa scelta sottolineando come i soldi extra verranno sfruttati per dare vita a un fondo pensato per "attività in grado di risolvere i conflitti" e per programmi legati a problemi mentali e al finanziamento di terapie. Nardolillo non si ferma qui ma rincara la dose attaccando i videogiochi con alcune dichiarazioni in linea con quelle di Trump, il tutto senza citare alcuna fonte o studio preciso a sostegno delle proprie parole.

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23 febbraio 2018 alle 14:00

Condiviso da Drakon e un altro.Non piace a 4 persone

 

I videogiochi sono una manna dal cieli, uno sfogo importante....non di certo qualcosa da punire....ma qualcosa da premiare....fate pagare allora 5€ in più su tutti i biglietti al cinema x tutti i film dove viene sparato anche un solo colpo....coglioni!!

 

Invece di tassare i videogiochi potrebbero regolamentare l'uso delle armi visto che a momenti si trovano pure nei supermercati, ah giusto ma questo porterebbe meno introiti allo stato... Tra l'altro accuse senza neanche una tesi a riguardo, alla faccia del rigore scientifico complimenti.

 

Ma possibile che tutto questo mondo di decerebrati dia solo la colpa ai videogiochi? Ma non esistono anche film e serie TV (talvolta anche più violenti)? L'unica spiegazione è che le piaccia rompere le scatole a sta gente.